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Con il benessere che deriva
                                                                     dalla pratica delle arti, la nostra
                                                                     capacità di capire come
                                                                     prevenire la malattia aumenta,
                                                                     migliora la consapevolezza
                                                                     di stato di salute personale e
                                                                     collettiva. Il progetto Dermart
                                                                     ne è un esempio





                                                                     ne  era  l’insensibilità  localizzata
                                                                     o  ipoestesia.  Era  ricercata  con
                                                                     grande cura,  al  punto che esi-
                                                                     stevano  cacciatori  di streghe
                                                                     professionisti,  retribuiti  ogni-
                                                                     qualvolta ne identificavano una.
                                                                     Spesso questa ipoestesia era le-
                                                                     gata alla lebbra, molto frequente
                                                                     all’epoca, e questo fece sviluppa-
                                                                     re anche “i cacciatori di lebbrosi”.  Bibliografia
                                                                       Infine, in quegli anni era me-
                                                                     glio  evitare  due  caratteristiche:  1. Giovanni Grado

          © Francisco Goya – El Aquelarre, Museo Lázaro Galdiano     il rosso, colore del fuoco, per cui   Merlo, Le streghe.
                                                                     le rosse di capelli erano “streghe   Il Mulino, 2006
          vano una libera professione…(2).  na  di  una  coscia,  in  prossimità   con il latte avvelenato” (fig.4) e la   2. Massimo Papi,
            Nei testi che si sono occupa-  dei genitali (fig. 2). Ma il marchio   presenza di “capezzoli soprannu-  B. Didona. Dermart.
          ti degli indizi di stregoneria dei   per eccellenza era, per i neoder-  merari”  (fig.  5),  considerati  utili  Dermatologia tra
          quali  i  tribunali  tenevano  gran-  matologi inquisitori,  quello  che   per allattare i famigliari  della  scienza e arte.
          de conto,  si  sottolineano  alcuni   noi  conosciamo  come dermo-  strega (4, 5, 6).    Mazzotta 2014
          segni cutanei corrispondenti  al   grafismo rosso (fig. 3), condizio-  Veniva considerata “strega”
          punto di entrata del Diavolo (3).  ne legata ad  una iperreattività   anche chi possedeva gatti neri o   3. Paolo Sorcinelli,
                                                                                                   Il corpo che la storia
            Nel  periodo  dell’Inquisizio-  cutanea patologica, tale da far   un neo nell’iride dell’occhio.  ha dimenticato.
          ne si ricercava dunque con mi-  segnare in rosso la cute esposta   Tra  i  quadri più  noti  che de-  In: Storia e futuro, n°
          nuzia,  sulla  cute delle presunte   anche al minimo trauma (fig. 4).   scrivono una riunione di streghe,  23, 2010
          streghe, questo “punto d’entrata”.   Oggi,  sappiamo  bene  che  rap-  è quello di Goya denominato L’A-
          Abitualmente,  il  Diavolo  veni-  presenta la forma più frequente   quelarre o La Congrega (noto an-  4. Lorella Zanardo,
          va di notte, entrava e lasciava   di orticaria, ma in quegli anni   che come Il caprone). Il caprone è   Il corpo delle donne.
                                                                                                   Feltrinelli,  2010
          una  traccia  per  ufficializzare  la   era interpretato  come  il  segno   il simbolo del diavolo. Presiede il
          sua  proprietà.  Si  poteva tratta-  di “un corpo abitato da forze de-  rito o sabba delle streghe. Nell’in-  5. Carlo Ginzburg,
          re semplicemente di un  nevo o   moniache” ed avere la traccia di   tenzione  dell’autore  e  del  com-  Storia notturna.
          un angioma,  con  aspetto  un po’   una mano rossa “stampata” sulla   mittente, si voleva forse rendere   Una decifrazione
          “animalesco”, a zampino di lepre,   pelle, poteva avviare alla strada   evidenti  le  superstizioni  sull’ar-  del sabba.
          d’orso, di capra, etc. (fig.1)  verso il rogo (soprattutto se si   gomento,  contrarie allo  spirito   Einaudi, 1995
            Il  cosiddetto  “occhio del  Dia-  trattava di una femmina).   Illuminista del periodo. Supersti-  6. Massimo Centini,
          volo” consisteva in  un  comune   Un’altra  caratteristica  clinica   zioni, purtroppo, non ancora del  Stregoneria.
          nevo collocato nella parte inter-  presa in grande considerazio-  tutto estinte…         Lyumet, 2020




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