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è salute mentale? Edgar Morin,   parliamo di cultura intendiamo   Il terzo volto, è vero che la donna
          filosofo e sociologo francese   un sistema integrato di cono-  ha superato tanti ostacoli, ma
          vivente e quasi centenario, ha   scenze umanistiche e scienti-  per la  disabilità c’è ancora molta
          speso la sua vita per restituire   fiche, e pensiamo all’arte come   strada da fare. Anche se possia-
          ai fenomeni umani il loro diritto   ad un ponte che, attraverso la   mo affermare che la disabilità,
          alla complessità. La tendenza   metafora e il simbolo, è in grado   in diversi ambiti, ha raggiunto
          imperante al riduzionismo,   di permettere attraversamenti e   notevoli risultati trasformandosi
          che in parole povere potremmo   promuovere la conoscenza.  in abilità”.
          chiamare il crescente bisogno   Scrive Sofia Flauto: “il primo
          di scorciatoie e semplificazioni,   volto è diviso in due nella parte   Una operatrice di una coope-
          deve essere contrastata con   grigia (anonima). Abbiamo rap-  rativa che ho scelto come sim-
          un’attenzione reale e profonda   presentato la donna prima degli   bolo, che lavora in un territorio
          ai fenomeni umani che siamo   anni 60. Donne educate con   difficile come quello di Afragola,
          chiamati, da medici, a curare.   un solo scopo: diventare mogli   e cerca di utilizzare strumenti
          Per curare cose complesse ser-  e madri. L’altra parte del volto   per superare le barriere che sui
          vono soluzioni complesse. Per   invece rappresenta l’evoluzione   tre assi (storico, sociale, biologi-
          comprendere un disturbo psichi-  avuta dalla fine degli anni 60.   co) sarebbero altrimenti insor-
          co si devono costruire metafore   Anni che vedono le grandi lotte   montabili. L’arte viene in aiuto ai
          in grado di rappresentare, meglio  e conquiste femminili cambian-  curanti e ai curati, si dispone tra
          dei sintomi, quanto sta acca-  do le loro condizioni in diversi   di loro, e rivela ciò che altrimenti
          dendo nella mente di un uomo.   ambiti: umane, sociali, politiche,   sarebbe difficile non solo da dire,
          Dico meglio dei sintomi perché,   lavorative ed economiche. Il   ma persino da pensare.
          come bene sappiamo a partire   secondo volto rappresenta il   È l’arte che ricompone una
          da Freud, i sintomi stessi sono   mondo giovanile femminile di   storia impensabile, insopporta-
          tentativi di metaforizzare la sof-  oggi. Giovani donne che devono   bile e sconosciuta, come ma-
          ferenza psichica. Ma per la loro   tanto a chi ha lottato e con-  gistralmente ci mostra Florian
          natura tendono a nascondere   quistato diritti anche per loro,   Henckel von Donnersmarck nel
          piuttosto che svelare. Per questo   ma, forse anche per colpa delle   suo film Opera senza Autore.
          ci servono metafore più vivaci,   nuove tecnologie, sembra più   È questa continua vertigine
          vive, vivibili e leggibili. Quando   attente all’apparire che all’essere.     tra conoscenza e ignoto che
         © Afragola. Laboratorio espressivo Centro H per utenti disabili  sposta verso il futuro e verso
                                                                     la vita l’esistenza di un malato,   Il primo volto,
                                                                     qualsiasi sia la malattia. E’ di   diviso in due,
                                                                     questa vertigine che ci occupia-  rappresenta la
                                                                     mo quando parliamo di cultura,   donna prima e
                                                                                                   dopo gli anni 60.
                                                                     quando pensiamo che non       Il secondo
                                                                     esiste conoscenza necessaria e   rappresenta il
                                                                     conoscenza superflua, che non   mondo giovanile
                                                                     esiste divertimento necessario   femminile di oggi.
                                                                     e superfluo, così come non è più   Il terzo ci dice che
                                                                     necessario un piatto di pasta di   le donne sì hanno
                                                                                                   superato tante
                                                                     un gelato.                    difficoltà, ma per la
                                                                       È un problema di bisogni. E in   disabilità c’è ancora
                                                                     primo luogo dovremo occuparci   molta strada da fare
                                                                     dei bisogni del paziente. E se,
                                                                     sembrano non esserci, dovremo   Federico Russo
                                                                     cercare di scoprirli. Con arte.  psichiatra



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