Comarch, software house multinazionale presente sul mercato italiano da dieci anni con la divisione Healthcare, supporta i professionisti del mondo sanitario nei processi di trasformazione digitale, fornendo consulenze, servizi di integrazione e medical device.
Intervista ad Alicja Warmusz,
Senior Business Solution Manager di Comarch Italia
Gli investimenti nella telemedicina e nelle nuove tecnologie per la salute sono giustificati in tempi di crisi?
Durante le crisi i problemi di salute non diminuiscono. Al contrario le persone hanno più bisogno sia delle cure primarie che di quelle specialistiche.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’e-health, ossia l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) per la salute, il sistema economicamente più vantaggioso e sicuro da utilizzare nei momenti critici per semplificare le diagnosi, ridurre i tempi ed eventuali errori. Grazie alla telemedicina, ad esempio, è possibile gestire gli accessi impropri al pronto soccorso e decidere se visitare in presenza o in televisita, monitorando a distanza i parametri e l’aderenza alla terapia da parte del paziente.
Negli ultimi anni si parla molto di medicina di genere. Comarch ha qualche esperienza in questo settore?
L’attenzione sulle differenze di genere interessa anche l’ambito medico, perché esistono patologie che non permettono di trattare il corpo maschile e femminile nello stesso modo.
Comarch è il partner tecnologico di un progetto, sviluppato negli ospedali universitari di Polonia e Germania, che coinvolge 1.000 donne per prevenire e diagnosticare tempestivamente l’insorgenza di patologie cardiovascolari, che fino a qualche decennio fa venivano attribuite perlopiù al genere maschile. Grazie a un giubbotto con ECG monoderivazione integrato, le pazienti possono effettuare l’esame ECG continuo per 30 giorni e i medici, grazie all’Intelligenza Artificiale, possono diagnosticare anche le aritmie meno frequenti (ad esempio la fibrillazione atriale) con i tempi di diagnosi e di referto molto ridotti.
Ha menzionato l’Intelligenza Artificiale che è un altro tema caldo. Ci può raccontare meglio come l’AI può facilitare il lavoro del medico?
Riusciamo ad utilizzare l’Intelligenza Artificiale in due modi. Il primo è quello al quale mi riferivo nella domanda precedente, ossia aiuta i medici nella diagnosi e nella refertazione. Ad esempio, quando il paziente svolge l’esame di ECG Holter per 30 giorni, con il dispositivo Comarch CardioVest, la piattaforma eCare 2.0 analizza in pochi minuti il tracciato grazie ad algoritmi che restituiscono al medico i dati in modo sintetico permettendogli di vedere quante aritmie ci sono state e di che tipo. In questo modo è possibile refertare un tracciato ECG di 30 giorni in pochi minuti.
L’altra possibilità consiste nell’utilizzare il dispositivo con la funzione TeleHolter (Comarch CardioNow Lite), che, attraverso l’Intelligenza Artificiale e una SIM integrata, è in grado di rilevare le aritmie e di avvertire subito la Centrale di Monitoraggio in caso di un evento importante che deve essere valutato.