Dal 5 febbraio è in rete il terzo evento di “Cultura è Salute”, il progetto dell’Associazione Club Medici che ha realizzato il primo network nazionale di arti e cultura per il benessere.
Il titolo del progetto, in occasione dei suoi eventi, è stato trasformato in una domanda – “Cultura è Salute?” – che nel corso di questo ultimo anni è stata rivolta prima al mondo dell’arte¹ poi a quello della scienza², per essere infine divenuta lo spunto per la realizzazione di un breve documentario in 5 episodi – 5 piccole clip video – che dimostrano come questi due mondi, che raramente hanno occasione di comunicare, hanno trovato nel concreto occasione di incontrarsi e collaborare con la finalità di affermare una nuova idea di salute, una nuova idea di cura.
Il primo episodio, godibile in rete dal 5 febbraio, ci restituisce un’interessante intervista di Massimo Papi – dermatologo, ideatore di DermArt, nonché membro del Comitato Scientifico di “Cultura è Salute” – a Guido Barlozzetti, scrittore e giornalista appassionato di cinema, che ci spiega perché la settima arte, come tante altre discipline umanistiche, ci può aiutare nelle difficoltà della malattia o anche nel farci godere maggiormente del nostro stato di benessere …
Del secondo episodio, in rete il 12 febbraio, è protagonista la formazione e l’aggiornamento della professione medica. Madel Crasta, che di formazione si è occupata per una vita ed oggi seguita a farlo in collaborazione con università e centri di ricerca, ci introduce in una clip che documenta l’ultimo Ecm di Club Medici, conclusosi alla fine di novembre a Nocera Umbra, dove al centro del percorso formativo, innovative pratiche artistiche e culturali sono state messe a confronto – dalla musica, al teatro, alla lettura alle arti visive – per offrire una panoramica il più possibile esaustiva di quanto oggi è possibile fare in funzione di una medicina che ritrovi le sue origini umanistiche, che consideri le arti un indiscutibile valore aggiunto nella formazione del medico, nei processi di cura e riabilitazione, per il benessere della persona.
Nel terzo episodio (19 febbraio) un’artista contemporaneo, dello spessore di Cesare Pietroiusti, direttore del Palaexpo ci accoglie al Palazzo delle Esposizioni di Roma per raccontarci, rispondendo alle domande di Massimo Papi, perché non c’è salute del corpo né dell’anima senza la conoscenza (critica) di sé. La sua esperienza formativa – nasce medico per poi fare l’artista – è di per sé un esempio vivente di come le discipline umanistiche e scientifiche trovino naturali e proficui luoghi di incontro e reciproco accrescimento, al di là di barriere preconcette e consolidati steccati.
Il quarto episodio (26 febbraio) l’abbiamo intitolato, non a caso, “Alessandria sistema territorio – Cultura è cura”.
Abbiamo zumato un’area che ha imparato a fare rete da anni, la cui forza sta nella condivisione di saperi diversi e complementari: un esempio virtuoso e, in quanto tale, riproponibile in altre realtà locali, di cui il progetto “Cultura è Salute”, il suo network cerca di dare conto e valorizzare.
Ad Alessandria diversi soggetti saldamente radicati sul territorio – dalla Biblioteca civica, all’Azienda ospedaliera, al Centro Studi per le Medical Humanities, all’Associazione Amici della Biblioteca all’Associazione Italiana Biblioteche – sono riusciti nel tempo a mantenere un rapporto fruttuoso e virtuoso di collaborazione. Hanno messo in campo le loro esperienze e competenze per lo sviluppo di progetti legati al benessere delle persone, di cui l’ultimo, “Verba curant”, vede anche protagonista la Scuola Holden di Torino.
La finalità del progetto è quella di misurare come un intervento di Medical Humanities possa agire sulla capacità empatica degli operatori di cura, attraverso la cultura.
Nella splendida cornice della Galleria Borghese di Roma, il quinto episodio (5 marzo) ci racconta, con le parole di Federico Russo, psichiatra e Stefania Vannini storica dell’arte di un singolarissimo progetto – “Spiragli” – nato dalla collaborazione tra una Asl quella di Roma1 – dipartimento di Salute Mentale – e un celebre Museo romano, la Galleria Borghese.
Un progetto “speciale” che affianca i classici percorsi terapeutici e riabilitativi con percorsi di arte e cultura e che ha permesso a pazienti del centro di salute mentale di diventare mediatori culturali, offrendo ai visitatori del Museo una loro singolare e unica lettura delle opere meravigliose che questo spazio di cultura raccoglie.
tutte le CLIP sono FRUIBILI
dal Portale di
“CULTURA È SALUTE”
[1] gennaio 2021 https://www.culturaesalute.com/news/approfondimenti/172-cultura-e-salute-evento-di-presentazione-del-progetto-video
[2]maggio 2021 https://www.culturaesalute.com/news/blog/204-hai-perso-la-diretta-del-28-maggio-clicca-qui-per-vederla