Emerge dal Rapporto Ragioneria Generale, per il quale il 2019 chiuderà a 117,3 miliardi. Il nostro Ssn è ai primi posti nel mondo per qualità delle prestazioni.
Tra gli impatti più evidenti della pandemia si registra un sostanziale aumento della spesa sanitaria corrente di contabilità, che è passata da 116 miliardi del 2018 a 117,3 del 2019, con un +1,3 miliardi in un anno. I dati emergono dal Rapporto sul monitoraggio sulla spesa sanitaria italiana 2020, pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato.
I costi complessivi, in quest'anno così particolare, sono aumentati soprattutto in considerazione di un fattore: il sostanziale aumento dei ricoveri dei pazienti affetti da nuovo coronavirus. Considerando inoltre, nel periodo da marzo a fine maggio, 176.145 giornate di degenza in terapia intensiva, ad un costo giornaliero medio di 1.425 euro, il costo totale a livello nazionale ammonterebbe a 250 milioni di euro, di cui il 36% sostenuto in strutture ospedaliere della Lombardia.
"La performance del nostro Ssn" - si legge nel documento - "si colloca ai primi posti nel contesto europeo e mondiale, per la qualità delle prestazioni, nonché per l'equità e l'universalità di accesso alle cure". Tuttavia, afferma il Rapporto, "il mantenimento degli standard qualitativi raggiunti rende indispensabile affrontare il tema della sostenibilità dei costi del sistema sanitario pubblico in presenza di livelli di finanziamento condizionati dai vincoli finanziari" relativi agli impegni assunti dall'Italia in Europa.
A cura della Redazione