Proteggersi è importante, ma da solo non basta. Secondo gli esperti, se non si rispettano alla lettera anche le altre misure, la trasmissione aerea del virus non è da escludere.
Senza mascherina la distanza non basta. Ne sono sempre più convinti gli esperti a proposito di contagi da coronavirus: uno starnuto o un colpo di tosse accelerano la diffusione delle cosiddette “goccioline respiratorie”, principale veicolo a bordo del quale viaggia il virus, che possono raggiungere una distanza che va da 2,4 fino a quasi 4 metri. Ecco allora che un team internazionale di ingegneri ha spiegato: "Senza mascherine, la distanza sociale di 1-2 metri potrebbe non essere sufficiente per impedire alle particelle esalate da una persona di raggiungere qualcun altro".
L’obiettivo degli autori del lavoro, pubblicato sulla rivista “Physics of Fluid” è quello di provare ad indovinare per tempo le mosse di Sars-CoV-2, soprattutto prima del prossimo autunno, quando in molti si aspettano una seconda ondata, o quando comunque febbri ed influenze saranno certamente più diffuse di adesso. Conoscendo la “velocità di crociera, le distanze che potrà percorrere, la sua resistenza a determinate condizioni ambientali” – affermano gli esperti – “è possibile arrivare a predire con quante persone entrerà in rotta di collisione, come e quanto colpirà”.
Proprio studiando la traiettoria delle goccioline, gli scienziati - tutti esperti di aerodinamica e fisica dell'Uc San Diego Jacobs School of Engineering, dell'University of Toronto, dell'Indian Institute of Science - sono riusciti a mettere a punto un nuovo modello matematico che può essere usato per prevedere la diffusione precoce di COVID-19 ed è applicabile anche ad altri virus respiratori.
A cura della Redazione