Il governo prosegue sulla linea della prudenza per contenere contagi e nuovi focolai. Controlli rafforzati ed ancora obbligo di mascherine e del distanziamento sociale. Sanzioni per chi vìola la quarantena, divieto di assembramenti; si prosegue con il lavoro smart.
Con un’informativa al Senato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha confermato che il governo “intende emanare un nuovo decreto che proroga fino al 31 luglio le misure, in scadenza, per il contenimento di COVID-19”. Una decisione che si è resa necessaria vista l’accelerazione dei contagi a livello globale e poiché – ha spiegato lo stesso ministro – “la partita contro il coronavirus non è ancora vinta”, nonostante l’Italia abbia superato la fase peggiore dell’emergenza. Inoltre anche i recenti sbarchi di migranti sulle nostre coste richiedono un’attenzione molto alta: il virus – ha detto Speranza – “è subdolo e si mimetizza molto bene nei casi degli asintomatici”.
Nel dettaglio ecco le misure che restano in vigore fino alla fine del mese:
Mascherina - Sì alla "protezione delle vie respiratorie", con obbligo d’indossarla in tutti i luoghi al chiuso accessibili al pubblico, ma anche in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Dunque anche all'aperto dove non c'è la possibilità di rispettare il metro di distanza.
Assembramenti - Resta vietata ogni forma di affollamento fino al 31 luglio, anche nei luoghi già riaperti da tempo come parchi, piscine, palestre o teatri. Cinema e auditorium continueranno ad avere posti a sedere precedentemente assegnati, rispettando la distanza di almeno un metro tra le persone e con un massimo di mille spettatori per spettacoli all'aperto e 200 nei luoghi chiusi.
Quarantena - Confermata la quarantena di 14 giorni per chi arriva da Paesi extra europei. Confermate anche le sanzioni per chi vìola la quarantena stessa. Attualmente, il divieto di ingresso e transito in Italia riguarda 13 Paesi, ma il loro numero potrebbe subire delle variazioni.
Smart working - Lavorare da casa resta una delle regole raccomandate, laddove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza. Stesso discorso sull'incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva. Infine è obbligatoria la sanificazione degli ambienti di lavoro in modo costante.
Strutture ospedaliere - Sia negli ospedali che nelle case per anziani, o Rsa, le visite continueranno a restare limitate e saranno accessibili ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura. Quest’ultima deciderà in autonomia al fine di adottare tutte le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
Spiagge - Gli stabilimenti balneari devono accertare la compatibilità dello svolgimento delle loro attività con l'andamento della situazione epidemiologica. Resta l’obbligo del distanziamento sociale e delle misure anti contagio anche al mare, con obbligo di mascherina nei luoghi comuni come bar, spogliatoi e bagni, ed il posizionamento di ombrelloni e lettoni ad almeno un metro e mezzo l’uno dall'altro.
A cura della Redazione