In attesa che l’Italia, il 3 giugno prossimo, riapra i confini nazionali anche a chi viaggia per turismo, procede il progressivo allentamento delle misure di contenimento per evitare il dilagare della pandemia da coronavirus anche negli altri Paesi del mondo.
Ognuno segue regole e tempistiche differenti: per questo Club Medici Travel prova a scattare una fotografia della situazione attuale delle principali destinazioni per il turismo outgoing e dei Paesi più legati al nostro incoming. Cominciamo dalla Germania, che ad oggi non ha comunicato una data di riapertura “ufficiale”: l’ingresso nel Paese per motivi di turismo resta vietato. Concessa, invece, liberamente l’uscita dai confini per i cittadini tedeschi, ma al rientro è obbligatoria la quarantena per tutti. Caso diverso è quello della Francia, dove già dall’11 maggio scorso sono state ammorbidite le restrizioni. La frontiera con l’Italia rimane aperta e il Paese non richiede nessuna quarantena. Dal prossimo 8 giugno la Gran Bretagna imporrà la quarantena a chi entra nel Regno Unito, proveniente da qualunque destinazioni. La quarantena sarà imposta anche ai cittadini UK provenienti dall’estero.
Ecco invece come si comporta il Nord Europa: in Svezia le frontiere in ingresso e in uscita non sono chiuse, ma è sconsigliato viaggiare verso l’estero e anche l’accesso al Paese. Un differente approccio è quello della Norvegia dove le frontiere sono chiuse per gli arrivi nel Paese.
E adesso facciamo il punto su alcune delle principali destinazioni turistiche e mete di vacanze estive: in Croazia dall’11 maggio sono state alleggerite le misure di contenimento: è concesso l’ingresso senza quarantena per motivi di lavoro ma anche ai proprietari di case o imbarcazioni nel Paese.
Pur avendo annunciato l’intenzione di riaprire al più presto ai turisti, la Grecia continua, almeno per ora, a mantenere un regime di restrizioni per gli ingressi dall’estero con la necessità di sottostare alla quarantena. In Spagna è stato revocato il divieto per i voli diretti, tanto da permettere ad Alitalia di riprogrammare i voli su Madrid e Barcellona dal 2 giugno e a Neos di volare sulle Canarie dal 6 luglio. Fino al prossimo 6 giugno è ancora prevista la necessità di quarantena in ingresso. L’Egitto ha riaperto gli hotel per il turismo interno dal 4 maggio, ma consentendo un riempimento solo del 25%. Da oggi, 1 giugno, la percentuale di riempimento sarà innalzata al 50%. In Tunisia, malgrado l’annuncio del premier, che da luglio vorrebbe riaprire i confini al turismo straniero, al momento per l’ingresso è necessaria la quarantena ed è anche applicato il coprifuoco notturno.
Ora “voliamo” negli Stati Uniti dove è ancora in vigore il divieto di accesso per i viaggiatori stranieri; il blocco, secondo le attese, dovrebbe allentarsi dall’inizio di giugno, tanto che Alitalia ha già riprogrammato da domani, 2 giugno, il volo Roma-New York.
Infine alcune informazioni su una delle mete paradisiache più amate dai turisti di tutto il mondo: i Caraibi. Qui ci si prepara a riaprire i confini, seppur con nuovi protocolli e regole da rispettare. L'isola di Aruba dovrebbe ripartire tra il 15 giugno e il 1 luglio: dal 25 maggio hanno già alzato la serranda ristoranti all'aperto, parrucchieri e saloni di bellezza. Le Bahamas aspetteranno invece l’inizio di luglio prima di ricominciare ad accogliere i viaggiatori; lo stesso discorso vale per Cuba mentre restano incerte le date di riapertura della Repubblica Dominicana, Giamaica, Barbados e le isole vergini statunitensi.
A cura di
Club Medici Travel Agency