Tre domande alla candidata Sabrina Santaniello, Presidente ANDI Roma e Segretario ANDI Nazionale, che ci illustra le ragioni della sua candidatura e i punti focali del suo programma. Clicca qui per l’intervista completa
Quello di domenica sarà il primo voto virtuale nella storia dell'Enpam. Che elezioni saranno?
Santaniello: “Le elezioni Enpam coincidono con una crisi di tali proporzioni da non essere ancora completamente percepita nelle sue dimensioni presenti e future. I dentisti, per grandissima parte liberi professionisti puri, sono già stati particolarmente colpiti perché la volontaria sospensione delle attività professionali, necessaria per partecipare attivamente alla dissuasione alla circolazione della popolazione, ha già determinato una netta riduzione del fatturato. Ecco perché, ora più che mai, avere un Ente di previdenza solido, forte ed autonomo, al fianco dei Medici e degli Odontoiatri, è di primaria importanza”.
Le ragioni della sua candidatura?
Santaniello: “Sono candidata come rappresentante regionale in quota B. Andi, che con oltre 26000 associati certificati rappresenta il sindacato maggiormente rappresentativo dell’area odontoiatrica, vuole ribadire la sua presenza all’interno degli organismi decisionali Enpam e, per tale motivo, presenta una propria proposta con lo scopo di contribuire alle scelte della Fondazione, nei prossimi cinque anni. Questo intervento si intende metterlo in atto a beneficio dei colleghi e nel rispetto del patto intergenerazionale che rappresenta il pilastro portante di un Ente di Previdenza e Assistenza e dei necessari equilibri di bilancio nel medio e lungo termine’’.
Su quali punti si concentrerà il suo programma?
Santaniello: “Vogliamo innanzitutto rappresentare le istanze dei contribuenti libero professionisti odontoiatri all’interno di Enpam e inserire una maggiore rappresentanza odontoiatrica in seno agli organismi di controllo. L’altro tema che mi sta particolarmente a cuore è quello del patto intergenerazionale che deve essere garantito attraverso l’equilibrio di bilancio e sostenibilità previdenziale e assistenziale, ma anche in considerazione che tutti, soprattutto i giovani, andranno incontro a periodi di redditività alterna della loro professione. Vanno quindi inseriti criteri di flessibilità nel pagamento dei contributi. A questo si affianca, quindi, l’esigenza di rimodulare il carico contributivo tra le generazioni e le categorie favorendo i giovani e in particolare le donne destinate a diventare asse portante della professione medica e odontoiatrica. Tra le nostre proposte c’è anche quella di contenere i costi della Fondazione, la promozione di una copertura assicurativa per l’inabilità assoluta temporanea dei liberi professionisti per una parte del periodo non ancora garantito dalla prestazione Enpam che decorre dal 31° giorno di malattia. Non solo, occorre rafforzare gli obiettivi di welfare assistenziale”.