“L’esercizio empatico come strumento per la prevenzione del Burnout: una risposta concreta per il miglioramento della qualità della vita professionale”

Domandarsi la funzione dell’esercizio empatico nell’ambito delle professioni socio-sanitarie è come domandarsi la funzione dei libri all’interno di una biblioteca.
Il concetto di empatia è strettamente legato alla comunicazione, o nello specifico alla relazione e allo scambio che si costruisce tra il paziente e l’operatore a cui esso si affida e il legame di fiducia cresce esponenzialmente nel momento in cui il paziente percepisce un interesse da parte dell’operatore che non ha nulla a che vedere con aspetti personali o soggettivi, piuttosto con la soggettivizzazione del problema o della malattia.

Ma così come il paziente può faticare ad accettare ed elaborare una diagnosi, lo stesso operatore può sviluppare la difficoltà nel non riuscire sempre a trovare la giusta risposta o la cura più adeguata e risolutiva per il paziente, dovendo così fare i conti con la propria impotenza, con il lutto, con la frustrazione dei familiari. Tematiche, queste, che molto spesso danno origine a malesseri diffusi, a reazioni psicosomatiche, a vere e proprie malattie di carattere psichico non del tutto consapevoli alla persona e di conseguenza non soggette alla cura.

Il risultato di entrambe le problematiche, l’assenza di una buona relazione empatica e l’esposizione al Burnout, determinano una minore efficacia nel processo di cura e guarigione, nonché un elevato vissuto stressogeno che si insinua nella vita sia del paziente che dell’operatore socio-sanitario.

La formazione proposta è finalizzata ad agevolare la comunicazione tra il paziente e i professionisti coinvolti nella prevenzione e nella cura della persona. Fornisce strumenti al personale psico-socio-sanitario per una migliore gestione del processo diagnostico e terapeutico.

Il programma formativo è finalizzato allo sviluppo della competenza empatia e alla cura dell’operatore a rischio di Burn out, si affrontano le tematiche inerenti le aree stressogene, educa al raggiungimento del benessere attraverso il lavoro sulla consapevolezza di Sé, sulla gestione del confine tra professionista e paziente, sul potenziamento delle proprie risorse.
Il corso residenziale si svolgerà in una location unica - la Casa del Divin Maestro - ad Ariccia a pochi chilometri da Roma.
Il sabato sera il corso verrà arricchito da una performance musicale e letteraria sulle professioni usuranti tra il serio e il faceto. "Lavorare stanca? La memoria del corpo"

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PROGRAMMA

VENERDÌ 25 GENNAIO 2019

14.00	Registrazione dei partecipanti
14.30	La comunicazione operatore-paziente La gestione della relazione empatica nei diversi setting socio-sanitari
17.30	Coffee Break
18.00	Valutazione iniziale dei bisogni e dei rischi del professionista: il Burnout Prevenzione e gestione del Burnout dell’operatore
20.00	Chiusura dei lavori. Dinner

SABATO 26 GENNAIO 2019

09.00	Il lavoro in équipe: chiarezza comunicativa, assertività e negoziazione. La gestione del conflitto nell’ équipe socio-sanitaria
11.00	Coffee Break
11.30	L'effetto della malattia sul sistema famiglia Principi di etica e deontologia professionale nella gestione della relazione con il paziente e la famiglia
14.00	Business lunch
14.30	Interventi di supporto al piccolo malato e alla famiglia Le malattie croniche e il lutto. L’uso della metafora nella comunicazione della diagnosi
20.00	Chiusura dei lavori. Dinner
21.30	Performance musicale e letteraria sulle professioni usuranti tra il serio e il faceto “LAVORARE STANCA? La memoria del corpo”

DOMENICA 27 GENNAIO 2019

09.00	I tratti depressivi e l’ansia nel paziente e nel professionista Il colloquio motivazionale e gli stadi del cambiamento La relazione empatica nelle patologie ad alta componente emozionale
11.00	Coffee Break
11.30	Tecniche di rilassamento
14.00	Compilazione e consegna del questionario di verifica di apprendimento ECM
14.30	Chiusura dei lavori Lunch

Il corso prevede il 25% di formazione teorica e il 75% di formazione interattiva