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CARE
ARTE e CHIRURGIA
Da quando Club Medici lavora al progetto “Cultura è Salute”, abbiamo un occhio
particolarmente attento a tutte le novità editoriali che trattano i rapporti
tra arti, cultura e mondo della salute e del benessere. Non ci poteva quindi
sfuggire la recente pubblicazione del Prof. Francesco Minni, che abbiamo
raggiunto e che ci ha rilasciato l’intervista che segue (La Redazione)
Intervista a Francesco MINNI
a cura di Ester DOMINICI
Quale stimolo può dare l’arte al chirurgo?
L’interesse dell’arte per la complessità e bellezza del corpo
umano rappresenta quanto di più simile ci sia alla passio-
ne del chirurgo nell’approcciarsi alla sua professione. Molti
sono gli artisti che, talora nascostamente e correndo gravi
rischi personali, si sono avvicinati all’anatomia del corpo
umano per carpirne i segreti più nascosti e dare luogo ai
loro capolavori. L’estro artistico di taluni pittori e scultori
coglie una dimensione dell’umano che non si limita al mero
dato corporale ma al contrario, con incredibile forza, riesce
a trasmettere, in chi contempla l’opera d’arte, sensazioni
dirompenti di stupore e meraviglia.
Rispetto ad altri il chirurgo, nel gustare un capolavoro ar-
tistico, impiega un filtro ottico particolarmente sensibile,
perché è in grado di apprezzare lo straordinario ingranag-
gio rappresentato dal corpo umano. Il chirurgo inoltre, se
appassionato d’arte, ha una particolare propensione al
“bello”, che gli conferisce ulteriori, precisi strumenti per l’e-
sercizio del proprio mestiere: l’attenzione e il rispetto per la
perfezione dell’essere umano che lo animano, lo condu-
cono infatti a intervenire per preservarne funzionamento e,
ove possibile, bellezza e armonia.
C’è analogia tra quello che i chirurghi
facevano in passato e i trattamenti moderni? più rapidi.
L’obiettivo dei chirurghi di oggi, rispetto a quelli di un tem- Un ulteriore vantaggio per il chirurgo moderno, specie nelle
po, non è cambiato: migliorare, con il proprio intervento, patologie ad alta complessità, è potersi avvalere dell’ap-
la quantità e la qualità della vita del paziente e, laddove porto di team multi-professionali, che lo aiutano nell’analisi
possibile, eliminare del tutto la patologia. dei casi e lo supportano nelle decisioni terapeutiche.
Quello che è cambiato sono gli strumenti a disposizione: Per dirla in modo artistico, la performance del chirurgo di-
il progresso della tecnologia e l’ampliamento delle cono- venta oggi “Arte in 3D”, grazie al supporto dei tanti esper-
scenze fisiopatologiche offrono oggi al chirurgo maggiori ti del settore che contribuiscono a disegnare la cornice
certezze diagnostiche e gli consentono di intervenire ta- dell’intervento in modo definito e grazie alla raffinatezza
lora con tecniche meno invasive, garantendo al paziente degli strumenti che, come una tavolozza ricca di colori,
migliori risultati funzionali e cosmetici e tempi di recupero consentono un’esecuzione tecnica più precisa e raffinata.
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